
Zheli, una nuova social app per il Metaverso in Cina.
L’applicazione è stata lanciata il 19 gennaio, battendo immediatamente WeChat come numero di download e saltando in cima alla classifica delle app gratuite iOS in Cina l’11 febbraio. Sulla piattaforma, gli utenti possono creare i loro avatar 3D e condividere la loro vita quotidiana con gli amici. Questa applicazione è diventata immediatamente di tendenza all’interno dei social media cinesi, dove ci sono state appunto enormi condivisioni di inviti di amici e immagini di avatar pubblicati sulle principali piattaforme sociali cinesi come WeChat, Little Red Book (questo social sarà il futuro) e Weibo.
Tuttavia, il traffico inaspettato ha letteralmente travolto questa nuova piattaforma, che ha dovuto affrontare le lamentele degli utenti per la connessione internet instabile e i continui crash. Ciò che è stato ancora più impegnativo è stato fondere il mondo reale e quello virtuale. Molti elementi della vita reale sono stati duplicati nella piattaforma per creare un’esperienza immersiva nel metaverso, ma ha finito per causare controversie sulla violazione dei dati personali e del copyright.
Il 16 febbraio, il team di Zheli, ha messo in pausa la registrazione degli utenti e ha deciso di sospendere momentaneamente l’applicazione dagli store. Queste settimane o mesi verranno utilizzate per risolvere i bug e migliorare l’esperienza degli utenti.

Come mai tutto questo clamore e successo per un’applicazione piena di problemi?
L’avatar virtuale 3D non è più una novità dopo che Alibaba, Tencent e ByteDance fanno leva sulle feste virtuali per aumentare il loro traffico. Zheli ha però fatto un passo avanti, rendendola una pratica comune a tutti coloro che hanno uno smartphone. Ogni utente su Zheli può reinventare gratuitamente il proprio look in questo “nuovo” mondo con 115 sfumature del viso e 455 pezzi di vestiti e accessori scelti a mano.
Alcuni degli articoli sembravano così simili a certe collezioni di moda e di lusso che molti giovani si sono innamorati della funzione di dress-up; hanno passato del tempo sui loro abiti virtuali ogni giorno. Ciò che era più eccitante per loro era salvare i loro avatar su un poster e pubblicarli su altri social media per presentare una sfilata di moda.
Ciò che distingueva Zheli era la sua esperienza immersiva. Ogni utente della piattaforma può invitare fino a 50 amici nel proprio spazio virtuale, dove tutti gli avatar sono letteralmente impegnati a fare qualcosa.
Dal lavoro allo studio, dai giochi sul divano all’uso del bagno, Zheli ha offerto 28 tipi di attività quotidiane in cui si può essere impegnati; gli avatar 3D agiscono di conseguenza. Un’altra caratteristica coinvolgente è che la superficie dell’utente cambia colore a seconda dell’ora del giorno, così come l’ombra degli avatar.
Una delle funzioni più incredibili risiede nella condivisione della posizione in tempo reale. La posizione mostra la velocità di movimento e invia una notifica quando voi e il vostro amico state per imbattervi l’uno nell’altro. Zheli mira ad offrire uno spazio virtuale che estende l’amicizia stretta ad ogni secondo della vita, compensando la distanza nei tempi pandemici e la crescente natura pretenziosa e superficiale delle interazioni sui social media derivanti dalla competizione mondiale per l’attenzione.

Per anni, WeChat ha dominato la maggior parte degli scenari sociali online in Cina. Ma il confine labile tra lavoro e vita sulla piattaforma e le sue funzioni sempre più potenti per le imprese indeboliscono il senso di intimità. È qui che Zheli (anche altri social come appunto RED) ha cercato di inserirsi. Mira a offrire uno spazio virtuale esclusivo per gli amici intimi, dove la Gen-Z nata nell’era digitale si sente più a suo agio e libera di essere se stessa.
Un mondo virtuale immersivo e realistico deve essere costruito a partire da elementi in quello fisico parallelo, in altre parole dai dati. Dallo stile di abbigliamento allo stile di vita, la vita quotidiana di ognuno è distinguibile in molti modi. Nel metaverso, lo spazio personalizzato che fa sentire accettati e a proprio agio non deve però richiedere molte informazioni private.
Un utente ha abbandonato Zheli dopo aver notato che un vestito dell’avatar sulla piattaforma era quasi uguale a quello del suo guardaroba. L’equilibrio tra l’aspetto reale e la protezione della privacy sarà un tema importante nel concetto di metaverso.

Le aziende e gli investitori hanno fatto un’enorme scommessa sul metaverso, e il suo arrivo sembra essere solo una questione di tempo.
Fonte: https://daoinsights.com/works/chinas-viral-metaverse-social-app-zheli-on-a-roller-coaster/